Assassins'creed atari cronachles

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dragon-dark
view post Posted on 9/9/2008, 15:37




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RECENSIONE
Fin dalla pubblicazione delle prime immagini, Altair's Chronicles ha suscitato molta curiosità, come è normale che sia quando si passa da una grafica eccezionale in alta definizione alle possibilità offerte dal doppio schermo del DS. È chiaro che tutto doveva essere reinventato, in quanto sarebbe stato impossibile riprodurre le medesime dinamiche viste in Assassin's Creed, e molti hanno pensato un passaggio alle due dimensioni. In realtà gli sviluppatori non hanno semplificato le cose fino a questo punto, dunque avremo la possibilità di muovere Altair nelle tre dimensioni, grazie a una grafica poligonale anche piuttosto dettagliata. Ciò che in realtà ha perso una "dimensione" è la struttura di gioco, che dagli originali obiettivi multipli e liberi si trasforma nel semplice spostamento del personaggio da un punto A a un punto B, reso magari complicato dalla presenza di nemici e/o trappole. Queste ultime testimoniano una chiara ispirazione alle dinamiche di Prince of Persia, e proprio come un novello principe il nostro Altair dovrà evitare spuntoni, baratri e quant'altro per eseguire gli ordini del suo leader spirituale e ritrovare un oggetto capace di cambiare il corso della storia
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Come di consueto, ci troveremo ad affrontare una serie di missioni in sequenza, ognuna introdotta da dialoghi testuali (tradotti in Italiano). Altair è capace di arrampicarsi sugli edifici e di saltare da un tetto all'altro, e in questo senso Gameloft ha fatto il possibile per rimanere fedele al gioco originale, che vanta delle fantastiche sessioni di corsa acrobatica. Se in Assassin'c Creed bisognava premere uno dei tasti dorsali del pad per passare dalle azioni "socialmente accettabili" a quelle più dinamiche (corsa, salto, combattimento, ecc.), su Nintendo DS avviene esattamente l'opposto: premendo il dorsale R, il nostro personaggio comincerà a muoversi lentamente, con la possibilità di superare senza sospetti eventuali guardie ferme in strada. L'elemento stealth è presente anche in questo caso, seppure in modo piuttosto limitato, ed è dunque possibile non solo evitare di mettere in allarme i nemici, ma anche assassinarli silenziosamente, premendo A una volta vicini. Ci sono situazioni in cui non è proprio possibile fare le cose senza scatenare un putiferio, e in quel frangente dovremo ricorrere al combattimento, di fatto uno dei punti deboli di questa produzione. Potremo effettuare un buon numero di manovre sia offensive che evasive, è vero, ma la scarsissima intelligenza artificiale degli avversari ci porterà a eliminarli utilizzando sempre lo stesso tasto, ricorrendo a qualcosa di diverso solo ogni tanto, per spezzare la monotonia.
 
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